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... Il concorso!

Può un’esperienza di malattia diventare un’occasione di speranza? Può una situazione di sofferenza trasformarsi in un sorprendente e contagioso percorso di condivisione?

Il concorso “Un gancio in mezzo al cielo. Storie di speranza” è rivolto a tutti coloro che vogliono raccontare, con strumenti artistici e letterari diversi, come la sofferenza possa generare storie di speranza, testimonianze di forza e di coraggio. La malattia non è un tabù, non è un argomento da rimuovere perché mette tristezza... E ognuno di noi, se non si isola o non viene isolato, ha gli strumenti per affrontarla con serenità, trasformarla in un’occasione di crescita umana o addirittura in una paradossale esplosione di vitalità. Esemplare e “terapeutica” per tutti. Perché ognuno di noi ha “un gancio in mezzo al cielo”.

I progetti

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Puoi approfondire le attività dell'Associazione conGiulia Onlus e restare aggiornato sui progetti in corso attraverso la sezione del sito dedicata all'Associazione

I progetti... in sintesi

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La scuola estiva

La scuola estiva in Ospedale è un progetto che nasce dalla collaborazione dell'Associazione conGiulia con diversi enti: 

- Ufficio Scolastico Territoriale
- Scuole polo di Bergamo per la Scuola in Ospedale
- Università agli Studi di Bergamo
- Cremit – Università Cattolica di Milano
- Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo

 

Il progetto nasce con l’obiettivo di permettere ai bambini e ai ragazzi malati di proseguire le attività didattiche anche durante il periodo estivo, quando la scuola statale normalmente interrompe le lezioni. La scuola ha infatti una valenza terapeutica a tutti gli effetti, e proprio per questo è necessario garantirne la continuità durante tutto l'anno: dopotutto, “la malattia non va in vacanza”...

 

 

{ 2 }

Quasi a Casa

Un nuovo progetto, "Quasi a casa"...

Già il nome evoca a tutti noi quel calore e quel profumo che si respira in famiglia: quello stesso calore e quello stesso profumo che vorremmo donare in modo nuovo anche a quelle famiglie che si trovano ad affrontare la dura prova della malattia... come Associazione conGiulia Onlus stiamo dunque collaborando con i medici e gli operatori sanitari dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII nel promuovere e sostenere questo "sogno" che sta prendendo forma...

{ 3 }

Sostegno all'AIRC

Secondo il volere di Giulia, una parte del ricavato dei diritti d’autore del suo libro "Un gancio in mezzo al cielo" viene destinata all’ AIRC, Associazione italiana per la Ricerca sul Cancro.

 

 

{ 4 }

Il concorso Artistico-Letterario

"Un Gancio in Mezzo al Cielo - Storie di Speranza"

Può un’esperienza di malattia diventare un’occasione di speranza? Può una situazione di sofferenza trasformarsi in un sorprendente e contagioso percorso di condivisione?

L’Associazione conGiulia onlus invita tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio a lasciarsi ispirare dalla storia di Giulia Gabrieli, autrice del libro “Un gancio in mezzo al cielo”, e a partecipare al Concorso artistico-letterario “Un gancio in mezzo al cielo. Storie di speranza”.

Il concorso è rivolto a tutti coloro che hanno vissuto direttamente la malattia o ne hanno fatto esperienza attraverso un amico, un familiare, un conoscente, oppure semplicemente vogliono dare una libera e inedita chiave di lettura a vicende di sofferenza che hanno generato (con o senza un “lieto fine”) testimonianze di forza e di coraggio. La malattia non è un tabù, non è un argomento da rimuovere perché mette tristezza: è una condizione che può segnare una stagione della vita di ciascuno di noi. E ognuno di noi, se non si isola o non viene isolato, ha gli strumenti per affrontarla con serenità, trasformarla in un’occasione di crescita umana o addirittura in una paradossale esplosione di vitalità. Esemplare e “terapeutica” per tutti. Perché ognuno di noi ha “un gancio in mezzo al cielo”.

 

 

{5 }

Progetti in Cantiere...

Sono tanti i progetti che vorremmo realizzare, e speriamo, un passo per volta, di poter fare tanta strada...

Impossibile nascondere il fatto che a Giulia stavano a cuore in modo particolare i giovani. Spesso i suoi pensieri, i suoi sogni, andavano a quei bambini e ragazzi che, come lei, attraversano momenti difficili e di sofferenza, in particolare nella malattia. Ma non solo: Giulia aveva a cuore anche tutti gli altri giovani, e desiderava far qualcosa per loro... per dire che abbiamo una vita sola, e che vale la pena di spenderla bene (come ripeteva Chiara Luce, tanto cara a Giulia)... per dare occasioni concrete di mettersi in gioco e di donare il meglio di sè, puntando sempre in alto. 

"Potete costruire grattacieli, scalare montagne", diceva Giulia ai giovani. Per tutti, aveva trovato nell'amore di Dio il tesoro capace di trasformare ogni cosa, e aveva compreso quale fosse la chiave di volta: non essere soli.

"Io non ho avuto nessuno che si è allontanato da me, anzi, estranei, persone che non conoscevo, si sono avvicinati a me. Ma non tutti sono così fortunati. Io, invece, vorrei che fosse così per tutti..."

Su questa strada che Giulia ha tracciato continuiamo dunque a camminare giorno per giorno e a costruire insieme a lei.

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